Il Re Tarantola, la vecchiaia e un nuovo stupendo brano

05.03.2022

Era il 22 febbraio del 2020, io arrivavo a Teatro Cantiere per un concerto di un artista di nome "Re Tarantola" e mi chiedevo: perchè Re Tarantola? Sono passati due anni e ancora non lo so. So solo che i suoi dischi mi fanno spesso compagnia e che una volta ci siamo lavati i denti insieme. Questo è.

Con l'uscita del singolo "Sono un vecchio" non ho resistito, mi sono detto: Sam, questa è la tua occasione per, con la scusa di un intervista, scoprire il segreto che si cela dietro il suo nome d'arte. Purtroppo Manuel, questo è il suo vero nome, mi ha anticipato, niente domande sul nome mi disse. Ecco quindi di seguito la deludente intervista a Manuel Bonzi, il Re Tarantola.

1- Ciao Manuel, come stai? Ho ascoltato il tuo nuovo brano "Sono un vecchio", il sound è leggermente diverso dai tuoi standard, nel ritonello si va quasi nell'indie pop, sbaglio?

Ciao, sto bene grazie, spero anche tu. Secondo me non è che ci sia troppo un mio standard di suono, nel senso che se guardo indietro, musicalmente, penso d'aver fatto un primo album molto lo-fi, un secondo sempre lo-fi, ma un po' più folk, un EP prodotto da Pietro Paletti che forse era più indie-pop di questa canzone e un terzo disco un po' più punk. A mio parere rimane sempre quell'approccio un po' "Nouvelle vague", proprio come nella definizione che c'è su WIKIPEDIA (cit.):

"I film che ne fanno parte sono girati con mezzi di fortuna, nelle strade, in appartamenti, ma proprio per la loro singolarità, hanno la sincerità di un diario intimo di una generazione nuova.."

ovviamente trasferendo il tutto dal cinema alla musica. Per esempio registro ancora a casa con 2 microfoni, una scheda audio e un computer. Pensa che le canzoni nuove che stanno uscendo (tra le quali appunto "Sono un vecchio") sono state registrate quasi totalmente nel mio monolocale di 30 mq, durante il primo lockdown, con solo i miei muri che mi dividevano dal vicinato del condomino, che vive a destra, a sinistra, sopra e sotto di me. Non ho neanche usato degli amplificatori ed in effetti non ho usato neanche 2 microfoni, ma solo uno per le voci. Ho comprato due pedalini per chitarra e basso, di quelli che simulano gli effetti, i distorsori e gli amplificatori, una tastiera, ho usato la mia batteria elettronica e ho collegato tutto direttamente nella scheda audio tutto per poter suonare in cuffia e non disturbare i vicini. Non si tratta sicuramente di strumentazione costosa, però insomma, l'importante per me è raccontare qualcosa. Il cambio di stile magari riguarda il fatto che con gli anni si impara a registrare un pochino meglio (anche perchè adesso, effettivamente, per registrare musica decentemente non è che serva chissa quale strumentazione). Poi un po' di anni fa si era più legati alla visione del suonare in studio quello che si suonava dal vivo, mentre adesso prima si registra una canzone con i mezzi che si hanno a disposizione, poi si pensa a come portarla dal vivo. Infine con gli anni cambiano un po' anche i gusti e meno male, altrimenti vorrebbe dire aver scritto sempre la stessa canzone in 10 anni.

2- Mi piace sempre molto il tuo punto di vista, cinico e disilluso, che idea hai sulla società di oggi?

Diciamo che ci sono dei problemi, alcuni più grandi di noi, ma, d'altra parte, la mia idea è che la società siamo noi che la viviamo, quindi se diciamo che la società fa schifo, senza effettivamente far nulla per migliorarla, solo per farci dare ragione a priori, vuol dire che facciamo schifo e che ci sentiamo pure intelligenti. Odio il lamento distruttivo o non propositivo.

3- Ti piacciono i tuoi vecchi lavori? Li rifaresti di nuovo? E' cambiato qualcosa nel tuo approccio alla musica?

Se guardo al periodo in cui sono usciti ci possono stare. Quando è uscito il primo disco de Il re tarantola ed Emma filtrino "Il nostro amore sa di tabacco" erano appena usciti quei gruppi lo-fi tipo i The Moldy Peaches, o lo stesso Adam Green, i musicisti stavano iniziando da poco a registrare in casa, la qualità sonora delle registrazioni casalinghe non era certo quella di adesso, ma incuriosiva il fatto di gente che si faceva i dischi a casa, certo creandoci sopra anche un genere giusto, tipo "umoristico", che calzava bene con una registrazione sgangherata. Non penso sarebbe stato il top ascoltare un gruppo che si prendeva troppo seriamente con dei suoni sgangherati. Quindi diciamo che ai tempi anche il primo disco ci stava, anzi, è stato accolto dalla critica in maniera super-positiva. Ovviamente ora risulta abbastanza inascoltabile. Anche se le canzoni non sono male. Gli altri album secondo me sono sempre andati migliorando un pochino, però credo che, in effetti, i pezzi che sto pubblicando adesso, siano i primi registrati da me (tolti appunto quelli dell'EP registrati da Paletti) a non essere troppo Lo-fi. In definitiva penso che le uniche canzoni che abolirei dalla mia discografia sono le prime due del primo disco. Direi una bella presentazione per un progetto esordiente.

4- Il rock è morto davvero? E se sì, è davvero un problema?

Non è tanto il genere rock che è morto, quello non mi interessa. Visto che sto scrivendo per promuovere la mia canzone "Sono un vecchio" mi sento legittimato a fare un discorso da vecchio. Il problema è che per me il rock (o ancor di più il punk con cui sono cresciuto) al di là della qualità artistica, era aggregazione. Tutto ciò che non imparavi a scuola riguardo alla cultura, all'arte, alla società ecc.. lo imparavi nei locali, o nei centri sociali, dove facevano suonare. Scambi di opinioni, manifestazioni, lotte sociali ecc.. di solito si trattava di un modo di vedere alternativo rispetto a quello che ti proponeva la televisione, basato essenzialmente sul successo. Era una musica e un ambiente che, almeno di facciata, lottava più per la solidarietà o per creare aggregazione. Oggi, come dicevo prima, si fa tutto in casa da soli (io stesso), sia musicalmente che social(mente). Ora è difficile che resista un gruppo musicale, ancor più difficile per un gruppo sociale. Mi fa ridere un po' che oggi, se non suoni per i soldi (pur essendocene meno), ma per passione, sei uno sfigato, mentre quando ho iniziato io era il contrario. Sono entrambi due punti di vista estremi ed abbastanza senza senso, però fa capire come sia cambiato l'ambiente artistico e culturale. Personalmente spero di continuare, il più possibile, ad organizzare, seguire e partecipare ad eventi artistici, culturali ed aggregativi , cercando di aiutare nel mio piccolo a creare interesse e passione, ma soprattutto perchè quegli eventi mi divertono di più che stare a casa, o stare al bar a bere il bianchino aspettando di morire.

5- Qual è l'ultimo libro che hai letto? E l'ultimo brano che hai ascoltato?

Ho finito la trilogia del "DRIVE-IN" di Landsdale, molto bello, una specie di horror B-movies, ma di libri, quindi tipo horror B-books. Soprattutto il primo "Drive-in" che è il preferito. Poi, non so se vale perchè si tratta di fumetti, ho appena finito, 5 minuti fa, la trilogia a fumetti di "Vlad" di Matteo Strukul e Andrea Mutti. I primi due capitoli sono forse un po' troppo sintetici, l'ultimo capitolo è più convincente, comunque belli. Tra l'altro sono documentatissimo sulla figura di Vlad (il "vero Dracula") quindi diciamo che mi sarebbe piaciuto a priori. L'ultimo brano che ho ascoltato più o meno volontariamente, nel senso che è partito dalla chiavetta che ho in macchina,

è "Shiny happy people" dei R.E.M.

Involontariamente invece, la canzone di Sanremo di Massimo Ranieri, che ho sentito alla radio. Canzone che mi piace molto tra l'altro. Avevo detto che era la mia preferita di Sanremo di quest'anno. Ha vinto il premio della critica. Vuol dire che sono critico.

6- Quali sono i tuoi artisti preferiti?

Non riesco a dire qual'è il mio artista preferito di sempre. In questo momento ascolto un sacco di Reggae. Anche se ho appena detto che ho appena ascoltato i R.E.M., quindi potrei sembrare un po' confuso. Comunque i The Beach Boys e i Violent Femmes sono i migliori. Aiebo!

7- Quando uscirà il prossimo brano?

Penso a inizio giugno. Prima però uscirà una cover dei Nirvana, per l'ennesima compilation tributo ai Nirvana che nessuno chiedeva.

8- Spero di vederti presto sui palchi, nel frattempo ti mando un abbraccio! A presto!

Anche io spero di vederti presto dal palco.

Cuore.

A presto!!

LINK YOUTUBE "IO SONO UN VECCHIO": https://www.youtube.com/watch?v=GzfYK8sP_qA

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